- La persistenza della memoria – Salvador Dalí
Paolino aveva sentito parlare del futuro. Che cosa è il futuro? Una cosa che deve ancora venire. E quando viene? Viene viene, basta aspettarlo. Ma come faccio a riconoscerlo? Questo è più difficile perché quando arriva non è più futuro ma è presente. Se sto molto attento e lo sento mentre sta per arrivare, quello è il futuro? Se lo senti mentre sta arrivando allora sì, quello è il futuro.
Paolino prese una seggiola e si mise ad aspettare, ma era molto disturbato da quelli che gli stavano intorno, i genitori, i parenti e gli amici dei genitori e dei parenti. Allora prese la seggiola e la portò in soffitta. Qui c’era molto silenzio. Gli sembrò a un certo punto di sentire dei passi leggeri, doveva essere il futuro che si stava avvicinando. Si voltò e vide un topolino. Per caso sei il futuro? Il topolino si mise a ridere.
– Io sono un topolino, non vedi que sono un topolino?
I genitori dovettero portargli da mangiare nella soffitta perché Paolino non voleva piú scendere se prima non aveva visto arrivare il futuro.
Dopo tanti anni Paolino è ancora lí che aspetta. Adesso è grande, non è piú un bambino, sono passati tanti anni e ha una barba molto folta e molto lunga. Non ha fatto niente di buono e niente di cattivo nella sua vita. L’ha consumata quasi tutta ad aspettare il futuro.
Luigi Malerba, “Storiette e Storiette tascabile”, Torino: Einaudi, 1994 – pp. 60
LIndo texto!